Il cammeo, un gioiello inciso minuto e prezioso; un tesoro da custodire con cura; un’opera d’arte da indossare.
LAVORAZIONE CAMMEI A TORRE DEL GRECO
Attraverso l’incisione di una conchiglia si ottiene il cammeo, un gioiello molto particolare che affonda le sue origini nell’antichità, e che, così come per la lavorazione del corallo, condivide un forte legame con Torre del Greco.
Oggetto antichissimo, in grado di rappresentare simboli, sentimenti e funzioni, il cammeo con la sua eleganza, ha conquistato le popolazioni nei secoli, stabilendo un legame materiale tra chi lo dona e chi lo riceve in regalo.
Il termine deriva dall’arabo gama’il, che significa bocciolo di fiore. La parola italiana cammeo è legata, invece, al francese camaheu.
DALLE ORIGINI
I primi cammei sono stati ritrovati in alcune tombe nella penisola di Crimea e si fanno risalire verosimilmente al 281 a.C.
Nonostante in epoca ellenistica l’arte della lavorazione dei cammei si sia diffusa in varie zone del Mediterraneo, alcuni dei cammei più famosi sono stati realizzati ai tempi della Roma imperiale e spesso venivano usate pietre come l’onice o la sardonica. Il periodo più florido nell’antichità per la lavorazione dei cammei lo possiamo rintracciare, però, in Persia e Mesopotamia.
In Italia quest’arte si è diffusa soprattutto nel Rinascimento, quando vari artisti si sono distinti nella decorazione del cammeo. Nel XVII secolo la produzione principale si è spostata in Austria, ma in Italia si sono distinti artisti e artigiani come Alessandro Masnago e Ferdinando Eusebio Miseron.
Il cammeo è un gioiello che ha ricoperto molti significati nel corso dei secoli, ma la versione di gioiello sentimentale è quella più diffusa, ed è proprio nel Rinascimento che il cammeo venne adottato sotto forma di orecchini, pendenti, anelli e bracciali, come pegno d’amore e gioiello nuziale o cerimoniale, che molto spesso gli amanti si scambiavano in privato.
Non solo sentimenti. Infatti, il cammeo ha svolto anche un ruolo celebrativo e diplomatico, celebrando la gloria di un casato o del regno che rappresentava.
TORRE DEL GRECO: CAPITALE MONDIALE DEL CAMMEO
Tra tradizione orafa e creatività dei gioiellieri, il cammeo testimonia le abilità artigiane di ogni epoca che ha attraversato, trasformando la miniatura in una vera opera d’arte.
Ancora al giorno d’oggi la lavorazione del cammeo avviene in maniera artigianale e Torre del Greco è la città dove la lavorazione del cammeo trova terreno molto fertile, al punto che la cittadina incastonata tra le falde del Vesuvio e il Golfo di Napoli, viene comunemente riconosciuta come “Capitale Mondiale del cammeo”. Qui la lavorazione del cammeo avviene tuttora ad opera di maestri artigiani, secondo una tradizione che attraversa i secoli e si tramanda di padre in figlio. Le conchiglie che vengono utilizzate per la realizzazione dei gioielli con maggior frequenza sono la Cypraecassis rufa, la Cassis Cornuta e la Cassis Madascarensis. Quest’ultima, grazie al notevole contrasto tra strato superiore, molto bianco, e quello inferiore, marrone, permette di realizzare dei giochi di colore affascinanti tra il fondo e la figura in altorilievo. La fase principale nella creazione del cammeo viene affidata al maestro incisore, che disegna sulla superficie della conchiglia volti di donna, allegorie, fiori, animali e paesaggi che andranno ad impreziosire il manufatto finale.