Francesco RUBINO, l’ideatore e creatore del marchio “Il Granchio d’Argento“ – Isle of Capri,
nasce a Palermo il 18 Luglio 1968, da antica famiglia gentilizia siciliana, che annovera anche artisti d’eccellenza, da padre palermitano ingegnere, e madre anacaprese impiegata presso l’Esattoria Imposte e Tributi. Nei primi anni 70, la famiglia si trasferisce a Napoli e poi per volere della madre, Francesco trascorre la maggior parte della sua fanciullezza a Capri. Ed è proprio nell’isola di Capri che si rivela la vena artistica del Rubino, che già frequentatore per consuetudine familiare dell’alta società Napoletana e Siciliana e di ambienti artistici, partecipando con i suoi disegni a varie mostre e manifestazioni artistiche, riceve vari riconoscimenti e premi, nonché apprezzamenti da parte di eminenze del settore e non solo, l’illustre suo maestro Federico Arcucci, il Prof. artista Pino Pecoraro scomparso giovanissimo, il Prof. Sigfrido E.F. Hobel insegnante di materie artistiche e celebre studioso della tradizione esoterica napoletana dagli Alessandrini a Giuliano Kremmerz, l’intellettuale napoletano Paolo Ricci, il sindaco pittore Maurizio Valenzi, sua zia Franca Rubino in Ragusa. Il Rubino, nel corso della sua formazione artistica, ha realizzato anche dipinti su vetro presso la bottega del germano Maurizio Rubino, in Via Catena ad Anacapri. Nella metà degli anni 80, l’incontro con Mons. Antonio Zama Arcivescovo di Sorrento – Castellamare di Stabia, con il dott. Eugenio Campbell ex Presidente di Sezione della Corte dei Conti Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana ammirati per la sua maestria artistica rimasero infervorati dalle sue altissime qualità, poi a Palermo con il grande maestro pittore italiano Renato Guttuso, caro amico del padre, che apprezzando le sue opere, nella circostanza gli regalò un disegno a china come suo augurio a proseguire e coltivare la sua vena artistica. In seguito coadiuva con l’altro suo germano Comm.re Prof. Sergio Rubino, titolare della Bottega Dell’Arte, per la quale ha realizzato opere in ceramica e restauri, venendo in contatto con estimatori dell’arte caprese, tra i quali esponenti sia del mondo dello spettacolo che della cultura, come scrittori, politici, prefetti, professori , sempre ad Anacapri, nel Settembre del 1992 in occasione dell’ IX edizione del Premio Capri San Michele ha avuto modo di incontrare ed elogiato artisticamente da vari esponenti della Città del Vaticano, come l’allora cardinale Joseph Ratzinger divenuto Papa Benedict XVI il segretario Mons. Josef Clemens , S.Em. Card. Camillo Ruini, il Prof. Raffaele Vacca. In seguito nel proseguire gli studi lascia Capri e ritorna a Napoli che viene immediatamente notato ed encomiato per le sue attitudini artistiche e tecniche da alcuni docenti universitari di spicco, quale Ingegneri, Architetti, storici d’arte, di levatura internazionale di qualità eccelsa, alcuni divenuti Deputati della Repubblica, in seguito suoi docenti. Durante i suoi corsi di studi approda anche negli ambienti diplomatici, grazie al germano Angelo Massimo Rubino, Console Onorario dello Sry Lanka, che gli ha consentito di arricchire il suo bagaglio di conoscenze, mettendolo in contatto anche con stili e tradizioni multietnici. Francesco, attratto da tutto ciò che è arte e stile, veniva sempre più affascinato dalla locale moda caprese. In effetti, il suo sogno era stato sempre quello di realizzare gioielli con stile ed il suo tipo di donna era ed è quello che, indossando un suo gioiello, la completasse nella sua eleganza, associando la sobrietà.